Joseph L. Mankiewicz

Regista e sceneggiatore americano, di origini polacche, è tra gli autori più importanti della Hollywood classica. Inizia a scrivere film già alla fine degli anni Venti, per poi approdare alla regia a metà anni Quaranta. I suoi film più importanti del primo periodo sono Il castello di Dragonwyck (Dragonwyck, 1946) e Il fantasma e la signora Muir (The Ghost and Mrs. Muir, 1947), entrambi con Gene Tierney. Nel 1949 arriva il suo primo grande successo commerciale e di critica, Lettera a tre mogli (A Letter to Three Wives), raffinata commedia sentimentale molto apprezzata da François Truffaut. L'anno successivo, entra nella storia del cinema con Eva contro Eva (All About Eve, 1950), capolavoro assoluto di rara lucidità che è una spietata radiografia del cinismo e degli inganni all'interno del mondo dello spettacolo. Il film si aggiudica sei Oscar su quattordici nomination (record di candidature condiviso con Titanic e La La Land) e il Premio speciale della giuria a Cannes, dove viene premiata come migliore attrice la straordinaria Bette Davis. Mantenendo sempre un alto livello qualitativo, negli anni successivi realizza numerose opere molto significative: tra queste, impossibile non menzionare La contessa scalza (The Barefott Contessa, 1954), splendido dramma sentimentale con Humphrey Bogart e Ava Gardner, Improvvisamente l'estate scorsa (Suddenly, Last Summer, 1959), torrido mélo di forte valenza psicanalitica, tratto da Tennessee Williams, con Elizabeth Taylor, Katharine Hepburn e Montgomery Clift, e Cleopatra (1963), celeberrimo kolossal che ha decretato il fallimento della 20th Century Fox segnando, di fatto, la fine della Golden Age hollywoodiana. Chiude la carriera con Gli insospettabili (Sleuth, 1972), meraviglioso esempio di teatro filmato che è una summa della poetica del regista, con Laurence Olivier e Michael Caine superiori a ogni elogio.