L'arco
Hwal
2005
Paese
Corea del Sud
Genere
Drammatico
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Kim Ki-duk
Attori
Han Yeo-reum
Jeon Seong-hwang
Seo Si-jeok
Jeon Gook-hwan
Un vecchio (Jeon Seong-hwang) e una ragazza (Han Yeo-reum), una barca come fissa dimora, una vicenda personale e simbolica. Lei vive sull'imbarcazione da quasi dieci anni, nell'isolamento di una prigione dorata. Lui la protegge, attendendo il suo diciassettesimo compleanno per poi poterla sposare. Impresa non facile, dato che il richiamo del mondo esterno inizia a farsi sentire sempre più forte e ammaliante, ben rappresentato dall'arrivo di un giovane studente (Seo Si-jeok), figlio di un pescatore (Jeon Gook-hwan). L'anziano ha l'arco, strumento di difesa e d'armonia musicale; la giovane ha il desiderio di conoscenza, la voglia di vivere e di misurarsi col proprio destino. Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera (2003), La samaritana (2004), Ferro 3 – La casa vuota (2004): nel giro di due anni l'Occidente ha imparato a conoscere l'arte e il talento del regista coreano Kim Ki-duk, creatore di raffinati microcosmi la cui fondamentale cifra formale è la poesia, la musicalità delle immagini, il tocco lirico che metaforizza e trasfigura la realtà. L'arco presenta come sempre personaggi silenziosi, ambigui, senza nome, ma qualcosa rispetto ai precedenti risultati inizia a scricchiolare: si avverte una spiacevole sensazione di ripetitività e reiterazione, di virtuosismo fine a se stesso. La messinscena di Kim (che scrive, dirige e produce) amplifica a dismisura i misteri e gli interrogativi, crea e disfa, insegue demoni inafferabili e insondabili che probabilmente si riflettono nella crisi cinematografica ed esistenziale nascente del proprio demiurgo. La grazia delle immagini – di straordinaria valenza pittorica – non compensa gli squilibri, sfociando in una svolta finale che colpisce per stordimento, inadatta com'è ad essere sussurrata all'orecchio dello spettatore, come altre volte lo stesso regista ci ha insegnato. Presentato nella sezione Un Certain Regard al 58° Festival di Cannes (2005).
Maximal Interjector
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