Pietro (Elio Germano) è un ottimo insegnante che instaura una relazione con una sua ex studentessa (Federica Rossellini). In un momento di intimità, i due si confideranno un segreto inconfessabile che, numerosi anni dopo, rischia di mandare a rotoli le relative esistenze.

A quattro anni dal precedente Lacci (2020) Daniele Luchetti torna dietro la macchina da presa per trasporre ancora un romanzo scritto da Domenico Starnone. Coadiuvato in sceneggiatura da Francesco Piccolo, il regista si addentra in un thriller psicologico al tempo stesso ammaliante e disturbante, in cui la componente sentimentale viene scissa tra euforico trasporto e macabra ossessione. Elio Germano dà così corpo a un personaggio profondamente turbato e costretto a mantenersi in un delicatissimo equilibrio precario tra i suoi sentimenti (fin troppe volte esplicitati in maniera didascalica, a cominciare dalla scena della prima lezione in aula). Non tutto è al posto giusto e il film qua e là lascia più di qualche dubbio sull'effettiva resa della messa in scena (soprattutto per via di alcuni dialoghi e passaggi di sceneggiatura troppo frettolosi). Eppure Confidenza funziona nel mettere sotto scacco tanto i suoi personaggi quanto il pubblico in sala, costantemente obbligato a trattenere il fiato e a fare i conti con la complessità di una situazione psicologicamente scivolosa finalizzata a mettere in dubbio ogni singola scelta di vita (sia sul fronte familiare che professionale). Germano e Rossellini trovano un'alchimia rara sul set, donando ai loro personaggi sfumature notevoli che vengono ottimamente sostenute anche dalla (bellissima) colonna sonora a cura di Thom Yorke.