La conversa di Belfort
Les anges du péché
1943
Paese
Francia
Genere
Drammatico
Durata
90 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Robert Bresson
Attori
Renée Faure
Jany Holt
Sylvie
Mila Parély
Marie-Hélène Dasté
Desiderosa di dimostrare il proprio spirito caritatevole, l'orgogliosa Anna Maria (Renée Faure), appartenente a un'agiata famiglia, entra in un convento di monache domenicane che accoglie alcune ragazze appena uscite di prigione per redimerle. Si impegna con amore compassionevole ma forzata umiltà a portare sulla retta via una di queste, Teresa (Jany Holt), che scopre essersi macchiata di omicidio per soddisfare il proprio desiderio di vendetta. Al suo esordio cinematografico, Robert Bresson – autore della sceneggiatura insieme a Jean Giraudoux (dialoghi) e al frate dell'Ordine domenicano Raymond Leopold Bruckberger – ha diretto un dramma di impeccabile sobrietà stilistica e raffinata scrittura che si ispira alla vita di una congregazione francese fondata nel 1867 da Padre Lataste. La profonda spiritualità della missione religiosa, resa con un austero rigore (la Madre Superiora interpretata da Sylvie, la contemplazione, l'espiazione dei propri peccati) che non esclude significative accensioni emotive, si riflette nelle figure delle due protagoniste, fragili anime complementari sospese tra tentazione e vocazione, tenacia e obbedienza, orgoglio e privazione («Un colpevole può perdonare, ma un innocente si vendica»). Il percorso di Anna Maria finisce dove il nuovo corso di Teresa comincia, come rende splendidamente uno dei finali più toccanti di tutto il cinema bressoniano, in cui Grazia e Redenzione trovano un esemplare punto di contatto. La solennità dei dialoghi non scade mai nel patetismo ma, al contrario, mantiene un distacco liturgico denso di profonda (e sofferta) moralità. Eccellente fotografia di Philippe Agostini giocata sulla purezza del bianco e sulle ombre delle grate proiettate negli interni che riducono il convento a una claustrofobica prigione.
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