La leggenda del santo bevitore
1988
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
127 min.
Formato
Colore
Regista
Ermanno Olmi
Attori
Rutger Hauer
Anthony Quayle
Sandrine Dumas
Dominique Pinon
Sophie Segalen
Jean-Maurice Chanet
Dalila Belatreche
Il minatore immigrato Andreas Kartak (Rutger Hauer) si ritrova a vivere sotto i ponti della Parigi degli anni Trenta. Un misterioso individuo (Anthony Quayle) gli dona duecento franchi con la condizione che li restituisca, quando ne avrà possibilità, alla chiesa di Sainte Marie des Batignolles nella quale si trova la statua della santa bambina Thérèse (Dalila Belatreche) cui è molto devoto. Con la piccola fortuna, Andreas si affranca gradualmente dall'abbruttimento in cui era precipitato, ma una serie di incontri più o meno casuali rimandano sempre il suo proposito di saldare il debito. Olmi trova un terreno fin troppo congeniale alle proprie corde poetiche e spirituali nel famoso testo di Philip Roth e confeziona uno dei suoi film di maggior successo, con una produzione internazionale che gli valse il Leone d'oro a Venezia. Il ritmo è forse eccessivamente dilatato a discapito della compattezza, ma lascia libero lo spettatore di interrogarsi sulle sequenze più ambigue (il secondo incontro con il benefattore, le “apparizioni” della santa bambina) e di indugiare, come la macchina da presa, sui volti e sugli scorci del paesaggio. Hauer trova un buon compromesso tra lo scanzonato (le scene del bagno e della gita a Fontainebleau) e il melodramma, costruendo un personaggio tutto sommato accattivante. In ogni caso, più che di una parabola religiosa, si tratta di un lineare racconto sui piccoli piaceri della vita e sul senso dell'onore e dell'amicizia e soprattutto della compassione che ciascun essere umano merita. Una pellicola piacevole che non sfigura nella carriera del regista, autore anche della sceneggiatura insieme a Tullio Kezich.
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