Nightwatching
Nightwatching
2007
Paesi
Canada, Francia, Germania, Polonia, Olanda, Gran Bretagna
Generi
Drammatico, Biografico, Storico
Durata
134 min.
Formato
Colore
Regista
Peter Greenaway
Attori
Martin Freeman
Emily Holmes
Michael Teigen
Eva Birthistle
Toby Jones
Cronache biografiche del celebre pittore olandese Rembrandt Harmenszoon van Rijn (Martin Freeman), incaricato di dipingere quello che sarebbe diventato uno dei suoi quadri più noti, La ronda di notte, e vittima di una cospirazione da parte della Milizia civica di Amsterdam. Il gallese Peter Greenaway dedica a Rembrandt un film che gli consente di riavvicinarsi alle assolute vette della sua carriera, ritrovando il barocchismo e la raffinatezza dei tempi migliori, tra densità immaginifica ed estetismo languido. Presentato in Concorso a Venezia nel 2007, è una radicale, e a tratti magnifica, degradazione della mitologia dell'artista romantico a tutti i costi: il Rembrandt di Greenaway, interpretato da un ottimo Martin Freeman, è infatti una specie di manigoldo senza arte né parte, un vizioso e un outsider della società che, però, ama circondarsi di piaceri, un folletto che maneggia la realtà con lo stesso approccio incandescente e viscerale dei suoi quadri. Ma, ed è quel che più conta, ne rimane in qualche modo stritolato, facendo emergere tutta la disdicevole piccolezza dell'uomo al cospetto della grandezza dell'artista. Un genio, quello di Rembrandt, che si insinua, per rispecchiamento diretto, dentro ognuno dei tableaux vivants di Greenaway, analoghi a quelli realizzati dal regista ne Lo zoo di Venere (1985) o ne Il ventre dell'architetto (1987). Sebbene il protagonista sia un pittore come ne I misteri del giardino di Compton House (1982), a Greenaway non interessa poi molto filmare la pittura, né tantomeno la verosimiglianza o la ricezione biografica: a tormentarlo sembra essere la natura dell'immagine come ipertesto in grado di rispecchiare conflitti tanto estetici quanto sociali, come tavolozza in cui modellare la propria costante vocazione alla perfezione, all'eccesso teatrale, a una sessualità insistita e smaniosa. Un film diseguale, ma pieno di tanti momenti di sincero splendore.
Maximal Interjector
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