8 donne e ½
8 ½ Women
1999
Paesi
Gran Bretagna, Olanda, Lussemburgo, Germania
Generi
Drammatico, Erotico
Durata
118 min.
Formato
Colore
Regista
Peter Greenaway
Attori
John Standing
Matthew Delamere
Vivian Wu
Annie Shizuka Inoh
Barbara Sarafian
Kirina Mano
Toni Collette
Amanda Plummer
Rimasto vedovo da poco, il ricco Philip Emmenthal (John Standing) decide di dare vita a un perverso cerimoniale sessuale, insieme al figlio Storey (Matthew Delamere), con il quale ha un rapporto malato, che prevede di avere rapporti in successione con nove donne (una delle quali senza gambe). Nella lussuosa villa di famiglia si consuma così un rituale che segue le diverse fantasie erotiche delle prescelte. Sopraffazione e tragedia incombono. Commedia macabra e licenziosa, lussuriosa trasfigurazione del Paradiso in terra che evidenzia l'incapacità di Greenaway, orgogliosamente anti commerciale, di adeguarsi a un registro che non gli appartiene. Con la consueta cura stilistica (meno efficace del solito, però), il regista mostra in modo blando il suo interesse per la multimedialità, attraverso schermi che filtrano la realtà e pretestuose commistioni di testo e immagine, senza risparmiare frecciatine alla cultura americana, al cinema e alla religione. La sceneggiatura, sgangherata e ben poco allusiva, non evita le secche della volgarità pseudointellettuale, veicolata da noiose disquisizioni letterarie sull'inadeguatezza del corpo, i rapporti disfunzionali tra consanguinei, gli organi sessuali, l'ambigua relazione di dominio e possesso tra uomo e donna. Il grottesco, spesso, sconfina nel cattivo gusto e nella sterile provocazione di un regista incapace qui di realizzare una significativa variazione sul tema del sesso deviato e della morte («Contemplare il pisello di mio padre, penso che sia stato quello a far nascere il mio interesse per l'ingegneria»). L'arte dovrebbe aiutare nei momenti di crisi, dice Philip, ma gli omaggi a Mondrian, alla video arte, al Barocco e al teatro in questo caso non bastano. Decisamente fastidiosa la dissacrazione di 8 ½ (1963) nella sequenza della proiezione cinematografica, in cui per i due protagonisti Fellini «era soltanto un vecchio italiano sporcaccione». Il clamoroso passo falso di un grande autore. Pessima accoglienza al Festival di Cannes.
Maximal Interjector
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