Preferisco il rumore del mare
2000
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
84 min.
Formato
Colore
Regista
Mimmo Calopresti
Attori
Silvio Orlando
Fabrizia Sacchi
Paolo Cirio
Michele Raso
Mimmo Calopresti
Andrea Occhipinti
Torino. Luigi (Silvio Orlando) è un calabrese arricchito ma insoddisfatto della propria vita che vive con il figlio Matteo (Paolo Cirio). In vacanza nel paese d'origine, conosce l'orgoglioso Rosario (Michele Raso), un quindicenne rimasto orfano di madre e con il padre in carcere. Mosso a compassione, decide di prendersi cura del ragazzo portandolo a Torino, dove lega con Matteo. Il terzo lungometraggio di finzione di Mimmo Calopresti si sviluppa giocando tra i contrasti dei personaggi, delle contrapposizioni usate come motore drammaturgico: la ricchezza di Luigi, ostentata con garbo, si scontra con le difficoltà economiche di Rosario, ragazzo di sani principi incapace di scendere a compromessi e che non vuole accettare alcun aiuto. Il regista ripone tutta la sua speranza in un cambiamento nelle nuove generazioni, rappresentate da Matteo e Rosario, e nella loro capacità di discernimento: pur con due spiriti diversi, l'amicizia che li lega riuscirà a far comprendere loro i pericoli e le difficoltà della realtà che li circonda, facendo apparire meschini molti degli adulti intorno a loro che, piuttosto di ascoltarli, preferiscono fare regali costosi per coprire le colpe nei loro riguardi e autoassolversi. Una morale, già di suo non troppo originale, che il film mette in campo in modo telefonato e schematico, senza soluzioni memorabili e con una costruzione psicologica dei personaggi discreta e di sicuro non sciatta ma anche prevedibile e in più punti davvero carente. Anche il lungo flashback cui si ricorre, a mo' di espediente tappabuchi, convince solo a tratti. Nastro d'Argento a Silvio Orlando. Il titolo è tratto da un verso di una poesia di Dino Campana.
Maximal Interjector
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