La signora di tutti
1934
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
95 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Max Ophüls
Attori
Isa Miranda
Memo Benassi
Tatyana Pavlova
Gaby Doriot (Isa Miranda), astro nascente dello spettacolo, poco prima di andare sul set tenta il suicidio. In sala operatoria rivede tutta la sua vita: dalle prime dolorose esperienze affettive alla relazione con un uomo molto più grande di lei, il conte Leonardo Nanni (Memo Benassi), anch'essa finita in tragedia. Unico film girato in lingua italiana da Ophüls, prodotto dalla neonata Novella Film di Angelo Rizzoli, appare oggi come un singolare connubio tra alcuni tipici tratti del cinema italiano del periodo e la vena espressiva del regista, connotata da uno stile personale e riconoscibile. Del cinema del ventennio fascista ha l'impronta vigorosa, il prorompente dinamismo e una spiccata tendenza al patetismo nella caratterizzazione dei personaggi. Del suo regista ha invece la propensione ad una elaborata messa in scena, con complessi movimenti di macchina e vorticose coreografie che attraversano lo spazio scenico in tutta la sua ampiezza. Tra le molte riprese tecnicamente pregevoli da segnalare, per esempio, il lungo, inebriante piano sequenza che accompagna Gaby e il giovane Roberto nel ballo alla festa. Molto interessante anche la struttura narrativa: costruita su un lungo flashback introdotto poco dopo l'inizio del film, anticipa quella di Lettera da una sconosciuta (1948), uno dei più importanti lungometraggi del regista. Presentato alla seconda Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ottenne la Coppa del Ministero delle Corporazioni “per il film italiano tecnicamente migliore”.
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