
L'anima e la carne
Heaven Knows, Mr. Allison
Durata
108
Formato
Regista
Seconda guerra mondiale. Su un'isola delle Filippine, un militare americano, il caporale Allison (Robert Mitchum), e la missionaria inglese suor Angela (Deborah Kerr), rimasti isolati, sono costretti a una convivenza forzata. L'arrivo delle truppe giapponesi li porta ad allearsi per non essere catturati e, nonostante le differenze, a instaurare un rapporto sempre più profondo.
Da un romanzo dello scrittore australiano Charles Shaw, L'anima e la carne è una singolare rivisitazione mélo di Robinson Crusoe, in cui John Huston ripresenta la struttura del suo precedente La regina d'Africa (1951): anche in questo caso, troviamo un uomo e una donna soli alle prese con una situazione estrema su uno sfondo esotico. Ovviamente, più della dimensione avventurosa e bellica, il cuore del film sta nella rappresentazione della tensione erotica che si crea tra i due protagonisti e nella contrapposizione tra le loro visioni antitetiche ma complementari (l'uguale rigore dei voti ecclesiali e della disciplina militare). Huston regala un'opera deliziosa e mai volgare, colma di sensualità, ironia, profondità psicologica, retta interamente sulla bravura dei due ottimi protagonisti; anche se la sceneggiatura, firmata dal regista con John Lee Mahin e candidata a un Oscar, gira spesso a vuoto. Fotografia di Oswald Morris.
Da un romanzo dello scrittore australiano Charles Shaw, L'anima e la carne è una singolare rivisitazione mélo di Robinson Crusoe, in cui John Huston ripresenta la struttura del suo precedente La regina d'Africa (1951): anche in questo caso, troviamo un uomo e una donna soli alle prese con una situazione estrema su uno sfondo esotico. Ovviamente, più della dimensione avventurosa e bellica, il cuore del film sta nella rappresentazione della tensione erotica che si crea tra i due protagonisti e nella contrapposizione tra le loro visioni antitetiche ma complementari (l'uguale rigore dei voti ecclesiali e della disciplina militare). Huston regala un'opera deliziosa e mai volgare, colma di sensualità, ironia, profondità psicologica, retta interamente sulla bravura dei due ottimi protagonisti; anche se la sceneggiatura, firmata dal regista con John Lee Mahin e candidata a un Oscar, gira spesso a vuoto. Fotografia di Oswald Morris.