Riflessi in un occhio d'oro
Reflections in a Golden Eye
Durata
108
Formato
Regista
Segreti e bugie all'interno di una base militare in Georgia. Il maggiore Penderton (Marlon Brando) è sposato con la capricciosa Leonora (Elizabeth Taylor) che lo tradisce con il colonnello Langdon (Brian Keith), a sua volta marito dell'instabile Alison (Julie Harris). Leonora è, inoltre, oggetto di attenzioni ossessive da parte del soldato Williams (Robert Forster).
Adattando l'omonimo romanzo di Carson McCullers, John Huston porta in una Hollywood ormai aperta allo sdoganamento di molti tabù un'opera percorsa da temi scabrosi: tradimento, omosessualità, voyeurismo, repressione sessuale. Non è un caso che lo sfondo sia il mondo militare, privato di ogni connotazione bellica e reso come una sorta di gabbia le cui chiuse regole contrastano con le pulsioni che percorrono i protagonisti. Soffre senz'altro di un ritmo troppo lento, ma il coraggio di Huston nel raccontare la morbosità e i vizi umani è notevole. Percorso da una vena di sadica crudeltà, è splendidamente recitato da tutti; Brando prese il posto di Montgomery Clift, morto poco prima delle riprese, mentre Robert Forster, che in futuro sarà noto soprattutto per Jackie Brown di Quentin Tarantino (1997), è al suo primo film. Dal titolo originale Reflections in a Golden Eye, il romanziere Ian Fleming (creatore di James Bond) si ispirò per il nome della sua celebre residenza in Giamaica Goldeneye.
Adattando l'omonimo romanzo di Carson McCullers, John Huston porta in una Hollywood ormai aperta allo sdoganamento di molti tabù un'opera percorsa da temi scabrosi: tradimento, omosessualità, voyeurismo, repressione sessuale. Non è un caso che lo sfondo sia il mondo militare, privato di ogni connotazione bellica e reso come una sorta di gabbia le cui chiuse regole contrastano con le pulsioni che percorrono i protagonisti. Soffre senz'altro di un ritmo troppo lento, ma il coraggio di Huston nel raccontare la morbosità e i vizi umani è notevole. Percorso da una vena di sadica crudeltà, è splendidamente recitato da tutti; Brando prese il posto di Montgomery Clift, morto poco prima delle riprese, mentre Robert Forster, che in futuro sarà noto soprattutto per Jackie Brown di Quentin Tarantino (1997), è al suo primo film. Dal titolo originale Reflections in a Golden Eye, il romanziere Ian Fleming (creatore di James Bond) si ispirò per il nome della sua celebre residenza in Giamaica Goldeneye.