Anna
Anna 6-18
Durata
100
Formato
Regista
Dai 6 ai 18 anni, la giovane Anna viene ripresa dalla cinepresa del padre Nikita Mikhalkov che, ogni anno, le pone le stesse domande cercando di capire come cambi la percezione umana con il passare del tempo, dall'infanzia all'età adulta.
Più che un semplice documentario, un esperimento sociologico decisamente più interessante nelle premesse che nella resa. Se le intenzioni del celebre regista potevano essere suggestive e di grande spessore, il risultato è ben diverso da quanto ci si potesse aspettare: il tutto appare troppo studiato a tavolino, artificioso e incapace di strutturare un'adeguata riflessione sui cambiamenti storici di un paese e su quelli esistenziali di una bambina come tante. Mikhalkov interviene in prima persona, guida il film e, purtroppo, non si limita a osservare: una scelta furba che, stando ben attenti a non cascarci, finisce anche per irritare.
Più che un semplice documentario, un esperimento sociologico decisamente più interessante nelle premesse che nella resa. Se le intenzioni del celebre regista potevano essere suggestive e di grande spessore, il risultato è ben diverso da quanto ci si potesse aspettare: il tutto appare troppo studiato a tavolino, artificioso e incapace di strutturare un'adeguata riflessione sui cambiamenti storici di un paese e su quelli esistenziali di una bambina come tante. Mikhalkov interviene in prima persona, guida il film e, purtroppo, non si limita a osservare: una scelta furba che, stando ben attenti a non cascarci, finisce anche per irritare.