Dodici giurati hanno il compito di giudicare un giovane ceceno (Apti Magamajev) accusato di parricidio. Tutti tranne uno (Sergej Makoveckij) lo considerano colpevole, ma il giudizio di condanna deve diventare unanime.



Riprendendo il soggetto del dramma di Reginald Rose La parola ai giurati, trasposto sullo schermo da Sidney Lumet nel 1957, e aggiungendovi una presa di posizione politica filo-putiniana nei confronti della guerra cecena, il film con cui Nikita Mikhalkov ritorna dietro la macchina da presa dopo nove anni di assenza toglie parte del fascino dell'opera originale: l'inserimento di analessi sulla vita dell'accusato e l'inserimento del tratto politico allungano di molto il brodo rispetto alla durata più giusta e contenuta del film di Lumet. E la claustrofobica secchezza della vicenda, ben trattata nelle battute iniziali, si perde in divagazioni del tutto superflue. Un'operazione dignitosa e di nobili intenti, in cui l'accattivante soggetto si scontra con la prolissità tipica dell'autore russo.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica