Urga – Territorio d'amore

Urga

Premi Principali

Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia 1991

Anno

Paese

Generi

Durata

118

Formato

Il pastore Gombo (Bayartu) vive con la sua famiglia in mezzo alla steppa della Mongolia. L'incontro con un camionista russo rimasto in panne, Sergei (Vladimir Gostjuchin), potrebbe cambiare temporaneamente la sua semplice esistenza.

Nikita Mikhalkov racconta l'incontro tra due culture diverse, in cui l'inospitale paesaggio mongolo è ben più di un semplice sfondo su cui si snocciola la vicenda. I due uomini, diversi per passato e per tradizioni, si aiuteranno reciprocamente: Gombo darà rifugio a Sergei e quest'ultimo accompagnerà il pastore in città per acquistare dei preservativi. Il tema del sesso è uno degli elementi principali di una pellicola il cui protagonista non può sfogare i propri istinti con la moglie perché hanno già avuto tre figli e il quarto sarebbe contro la legge. Il regista mette bene a punto le basi per una pellicola curiosa e originale, ma col passare dei minuti finisce per perdersi in un copione grossolano e retorico, dove alcune sequenze (il finale, compreso) risultano persino di cattivo gusto. È il buonismo d'accatto a farla da padrone, mentre gli spunti degni di nota (tutti nelle prime battute) si dimenticano molto presto. Generoso, eufemisticamente parlando, Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Il presidente della giuria era il critico Gian Luigi Rondi.
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