Un'avventura meravigliosa
Golden Girl
Durata
108
Formato
Regista
Lotta Crabtree (Mitzi Gaynor) sogna di diventare una cantante famosa, ma non ha molte possibilità economiche: suo padre (James Barton) è un giocatore d'azzardo in rovina che si allontana da casa per procurarsi del denaro. Rimasta sola con la madre (Una Merkel), Lotta decide di girovagare proponendo spettacoli ambulanti per guadagnare qualche spicciolo. Poco alla volta, le cose si aggiusteranno.
Tornando a lavorare su una pellicola di genere musicale, Lloyd Bacon firma un'opera dagli spunti interessanti che però non riesce a soddisfare pienamente il palato del pubblico. Un'avventura meravigliosa infatti prova a scardinare in minima parte le regole più canoniche del genere ergendo a protagonista una povera cantante girovaga e dunque privandosi dell'estetica più raffinata ed elegante che ne caratterizzava generalmente le produzioni. Tuttavia, il lavoro risente in maniera ingenua, ma a tratti irritante, dello stereotipo americano per eccellenza: la corsa verso il successo che inevitabilmente deve passare attraverso il baratro, per poi aprirsi al riscatto definitivo grazie al sostegno della famiglia, valore portante di una società vincente e meritocratica. I numeri musicali sono ben assortiti e organizzati ma nell'insieme il film stenta a decollare, limitandosi a costruire una cornice formale priva di evidenti difetti ma che racchiude al suo interno un quadro insipido e monotono.
Tornando a lavorare su una pellicola di genere musicale, Lloyd Bacon firma un'opera dagli spunti interessanti che però non riesce a soddisfare pienamente il palato del pubblico. Un'avventura meravigliosa infatti prova a scardinare in minima parte le regole più canoniche del genere ergendo a protagonista una povera cantante girovaga e dunque privandosi dell'estetica più raffinata ed elegante che ne caratterizzava generalmente le produzioni. Tuttavia, il lavoro risente in maniera ingenua, ma a tratti irritante, dello stereotipo americano per eccellenza: la corsa verso il successo che inevitabilmente deve passare attraverso il baratro, per poi aprirsi al riscatto definitivo grazie al sostegno della famiglia, valore portante di una società vincente e meritocratica. I numeri musicali sono ben assortiti e organizzati ma nell'insieme il film stenta a decollare, limitandosi a costruire una cornice formale priva di evidenti difetti ma che racchiude al suo interno un quadro insipido e monotono.