Elegia

Un documentario-omaggio al celebre cantante lirico Fëdor Šaljapin (1873-1938), uno dei più celebri bassi del ventesimo secolo.

Prima delle “elegie” dirette da Sokurov: si tratta di una serie di film che riflettono sul passato e il presente dell'Unione Sovietica (o, in seguito, della Russia) parlando di grandi artisti o di uomini comuni, utilizzando il documentario o la finzione. Se già nel 1981 il regista aveva realizzato un documentario su una personalità musicale del calibro di Å ostakoviÄ (Sonata for viola. Dmitrij Shostakovich), anche in questa pellicola prosegue su una linea simile, dando informazioni sul lato pubblico e privato del suo oggetto di studio, alternando immagini e voci (le figlie dell'artista) e sfruttando il proprio talento nel montaggio. Breve, ben fatto seppur non ci siano grandi guizzi da segnalare: Sokurov sta ancora imparando come (poter arrivare a) fare del grande cinema. A Å aljapin, che (come il film sottolinea) fu anche attore protagonista per G.W. Pabst nel suo Don Chisciotte del 1933, Sokurov dedicherà anche un'altra pellicola: Elegia di San Pietroburgo del 1989.