La stagione della strega
Hungry Wives
Durata
130
Formato
Regista
La bella casalinga Joan (Jan White) è annoiata, infelice, maltrattata e trascurata dal marito (Bill Thunhurst), spesso via per affari e ignorata dalla figlia diciannovenne Nikki (Joedda McClain). Conosce Marion Hamilton (Virginia Greenwald) che si definisce una strega e inizia a interessarsi di magia: nel frattempo ha una relazione con il disinibito professor Gregg (Raymond Laine), anche amante di Nikki.
Non un horror, ma una lucida e sensibile analisi della solitudine femminile vista dal punto di vista maschile: con una certa delicatezza, Romero entra nella gabbia dorata di Joan, che cerca disperatamente di essere anormale per sopravvivere alla normalità. I sogni, le proiezioni mentali, i viaggi con la droga, l'occultismo, il tradimento: la donna si sforza con tutti i mezzi possibili di evadere dalla propria prigione borghese, senza mai riuscirci del tutto perché non disposta a rinunciare alle proprie comodità. Un personaggio femminile tra isteria e desolazione tratteggiato in maniera incredibilmente realistica. Tra i difetti del film, una certa atmosfera psichedelica (musiche, estetica e scelte registiche) che appare inevitabilmente datata e qualche lungaggine di troppo (le conversazioni esistenziali condotte da Gregg). Resta comunque un documento interessante sulla degenerazione del rapporto coniugale e sui suoi risvolti più oscuri. Finale shock.
Non un horror, ma una lucida e sensibile analisi della solitudine femminile vista dal punto di vista maschile: con una certa delicatezza, Romero entra nella gabbia dorata di Joan, che cerca disperatamente di essere anormale per sopravvivere alla normalità. I sogni, le proiezioni mentali, i viaggi con la droga, l'occultismo, il tradimento: la donna si sforza con tutti i mezzi possibili di evadere dalla propria prigione borghese, senza mai riuscirci del tutto perché non disposta a rinunciare alle proprie comodità. Un personaggio femminile tra isteria e desolazione tratteggiato in maniera incredibilmente realistica. Tra i difetti del film, una certa atmosfera psichedelica (musiche, estetica e scelte registiche) che appare inevitabilmente datata e qualche lungaggine di troppo (le conversazioni esistenziali condotte da Gregg). Resta comunque un documento interessante sulla degenerazione del rapporto coniugale e sui suoi risvolti più oscuri. Finale shock.