Giorni d'amore
Durata
98
Formato
Regista
Decisi a sposarsi ma costretti ad affrontare insormontabili difficoltà economiche, i giovani innamorati Angela (Marina Vlady) e Pasquale (Marcello Mastroianni) mettono in scena un finto rapimento, contando sul sostegno dei futuri suoceri. Alcune incomprensioni familiari complicheranno la situazione.
Giuseppe De Santis dirige (con la collaborazione di Leopoldo Savona) una commedia a sfondo sentimentale, contraddicendo solo apparentemente le proprie aspirazioni di indagine sociologica su un'Italia violentata dalla Seconda guerra mondiale. La sceneggiatura (firmata dal regista con Libero De Libero, Elio Petri e Gianni Puccini) tratteggia le travagliate vicissitudini dei due aspiranti sposini, virando scientemente alla leggerezza, senza però rinunciare a qualche strisciante (e amara) deriva di tipo drammatico sulle condizioni di precarietà economica tipiche della classe proletaria; e le stoccate all'istituzione matrimoniale e alla famiglia come nucleo convenzionalmente inteso sono meno innocue di quel che sembrano. Un'opera godibile e anomala per il suo autore, limitata da una certa ingenuità di fondo e da qualche inserto troppo didascalico; in ogni caso, da riscoprire. Cast in ottima forma, con menzione per il bravo Marcello Mastroianni (vincitore di un Nastro d'argento come migliore attore protagonista).
Giuseppe De Santis dirige (con la collaborazione di Leopoldo Savona) una commedia a sfondo sentimentale, contraddicendo solo apparentemente le proprie aspirazioni di indagine sociologica su un'Italia violentata dalla Seconda guerra mondiale. La sceneggiatura (firmata dal regista con Libero De Libero, Elio Petri e Gianni Puccini) tratteggia le travagliate vicissitudini dei due aspiranti sposini, virando scientemente alla leggerezza, senza però rinunciare a qualche strisciante (e amara) deriva di tipo drammatico sulle condizioni di precarietà economica tipiche della classe proletaria; e le stoccate all'istituzione matrimoniale e alla famiglia come nucleo convenzionalmente inteso sono meno innocue di quel che sembrano. Un'opera godibile e anomala per il suo autore, limitata da una certa ingenuità di fondo e da qualche inserto troppo didascalico; in ogni caso, da riscoprire. Cast in ottima forma, con menzione per il bravo Marcello Mastroianni (vincitore di un Nastro d'argento come migliore attore protagonista).