Le grand bleu

Jacques Mayol (Jean-Marc Barr) ed Enzo Molinari (Jean Reno) sono due grandi amici, apneisti di successo. Entrambi viaggiano per il mondo tentando di battere i loro stessi record d'immersione, consolidando la loro amicizia e l'amore per il mare.

Ispirato alle vite dei due apneisti Jacques Mayol ed Enzo Maiorca, un progetto fortemente voluto da Luc Besson, che tenta con tratti poetici di divulgare il suo amore per il mare. Purtroppo il tono, a volte onirico e a volte ecologista, risulta pedante e non contribuisce a far trasparire la profondità che il regista francese vorrebbe conferire al personaggio interpretato da Barr, nient'altro che un sempliciotto più a suo agio con i delfini che con le persone. Nonostante le immagini a effetto che spesso riescono a cullare lo spettatore come se fosse avvolto in un grande lenzuolo blu, il messaggio di Besson rischia di affogare tra le onde di un'opera più noiosa di quanto ci si aspettasse. Benché carico di stereotipi, risulta divertente il personaggio di Jean Reno, causa scatenante della diatriba legale provocata dal vero Enzo Maiorca, motivo per cui il film uscì in Italia solo nel 2002 nella versione ridotta e non nell'original cut francese di 132 minuti. Una versione integrale di 168 minuti uscì solo per l'home video. Belle le musiche di Eric Serra, sostituite negli Usa da una colonna sonora firmata da Bill Conti. Film di apertura alla 41ª edizione del Festival di Cannes.