La grande notte
The Big Night
Durata
75
Formato
Regista
Mentre festeggia il suo diciassettesimo compleanno nel locale del padre Andy (Preston Foster), George La Main (John Drew Barrymore) assiste all'aggressione che il genitore subisce da parte del giornalista sportivo Al Judge (Howard St. John). Sconvolto, il giovane trova una pistola nella cassa del bar e decide di andare armato alla ricerca di Judge.
In una sola “grande” notte si forma il carattere e forse si delinea il destino di un ragazzo che diventa uomo. Losey cerca di replicare un coming-of-age, che diventa ritratto complesso e contraddittorio come in Sciacalli nell'ombra (1951), ma questa volta si ha l'impressione che George sia passivamente trascinato dagli eventi e si fatica a trepidare per la sua sorte. Anche il tono allucinato (con tanto di visioni, come nella scena del club) non convince e si fa preferire la cupa rassegnazione con cui gli “adulti” accettano ciascuno il proprio destino: non a caso proprio lo “scontro” tra Judge e Andyè l'unica sequenza davvero notevole del film. Ultima pellicola firmata da Losey col suo vero nome prima del maccartismo: tornerà a inserire il suo nome nei credits con L'alibi dell'ultima ora (1957).
In una sola “grande” notte si forma il carattere e forse si delinea il destino di un ragazzo che diventa uomo. Losey cerca di replicare un coming-of-age, che diventa ritratto complesso e contraddittorio come in Sciacalli nell'ombra (1951), ma questa volta si ha l'impressione che George sia passivamente trascinato dagli eventi e si fatica a trepidare per la sua sorte. Anche il tono allucinato (con tanto di visioni, come nella scena del club) non convince e si fa preferire la cupa rassegnazione con cui gli “adulti” accettano ciascuno il proprio destino: non a caso proprio lo “scontro” tra Judge e Andyè l'unica sequenza davvero notevole del film. Ultima pellicola firmata da Losey col suo vero nome prima del maccartismo: tornerà a inserire il suo nome nei credits con L'alibi dell'ultima ora (1957).