Norma Rae
Norma Rae
Premi Principali
Golden Globe alla miglior attrice in un film drammatico 1980
Oscar alla miglior attrice protagonista 1980
Premio per la miglior attrice al Festival di Cannes 1979
Durata
114
Formato
Regista
Norma Rae (Sally Field), operaia tessile come i suoi genitori, lavora in condizioni durissime, al limite dello sfruttamento. Quando un sindacalista (Ron Leibman) arriva in città per rendere i lavoratori consapevoli dei loro diritti, lei è la prima a vincere la diffidenza e ad affiancarlo nella lotta per convincere i compagni a mettere sotto pressione la dirigenza della fabbrica.
Dopo I cospiratori (1970), Martin Ritt torna a lavorare su una sceneggiatura (di Irving Ravetch e Harriet Frank Jr.) che muove nodi tutt'altro che banali per gli Stati Uniti, legati al lavoro, alla sindacalizzazione, ai diritti degli operai. Questa volta non c'è violenza luddista (l'unica forma di brutalità è quella dei capi officina), bensì civile presa di posizione verso uno stato di cose insostenibile. L'eroina Norma Rae è donna di provincia, espressione di un'America genuina e profonda, pregevolmente viva e reale, alle prese con i più naturali dei bisogni (la sicurezza economica, il tempo per crescere i figli, l'amore, l'indipendenza dai genitori), frustrati da un Ottocentesco sistema di sfruttamento del lavoro. In odore di mafia o di comunismo, i sindacati negli Stati Uniti non hanno mai goduto di ottima stampa; sorprende questo film che, senza estremismi, si potrebbe quasi definire genuinamente socialista. Pur con tutti i limiti di una pellicola che si avvale di una discreta dose di retorica spicciola. Due Oscar: miglior attrice protagonista (Sally Field, eccezionale, premiata anche al Festival di Cannes) e canzone (It Goes Like It Goes, David Shire e Norman Gimbel).
Dopo I cospiratori (1970), Martin Ritt torna a lavorare su una sceneggiatura (di Irving Ravetch e Harriet Frank Jr.) che muove nodi tutt'altro che banali per gli Stati Uniti, legati al lavoro, alla sindacalizzazione, ai diritti degli operai. Questa volta non c'è violenza luddista (l'unica forma di brutalità è quella dei capi officina), bensì civile presa di posizione verso uno stato di cose insostenibile. L'eroina Norma Rae è donna di provincia, espressione di un'America genuina e profonda, pregevolmente viva e reale, alle prese con i più naturali dei bisogni (la sicurezza economica, il tempo per crescere i figli, l'amore, l'indipendenza dai genitori), frustrati da un Ottocentesco sistema di sfruttamento del lavoro. In odore di mafia o di comunismo, i sindacati negli Stati Uniti non hanno mai goduto di ottima stampa; sorprende questo film che, senza estremismi, si potrebbe quasi definire genuinamente socialista. Pur con tutti i limiti di una pellicola che si avvale di una discreta dose di retorica spicciola. Due Oscar: miglior attrice protagonista (Sally Field, eccezionale, premiata anche al Festival di Cannes) e canzone (It Goes Like It Goes, David Shire e Norman Gimbel).