Hombre
Hombre
Durata
111
Formato
Regista
John Russell (Paul Newman), cresciuto in una riserva, viene visto con diffidenza e razzismo dalla società bianca, esemplificata da una serie di personaggi con cui deve dividere lo spazio di una diligenza. Emarginato, sarà costretto a salvare i compagni di viaggio dai banditi.
Western di impianto piuttosto convenzionale in cui, timidamente, affiora la tematica (fondamentale proprio a partire dalla fine degli anni '60) della revisione del mito della frontiera alla luce di una maggiore attenzione alla tragedia dei popoli nativi. Paul Newman è il tipico eroe outsider, silenzioso e anarcoide, cavaliere senza nome, uomo (appunto “hombre”, come lo apostrofano tutti) d’azione e dalla morale di ferro, anche se ben nascosta sotto le ruvidezze e dietro le canne del fucile. La sceneggiatura di Irving Ravetch e Harriet Frank Jr. sfrutta molti topoi del genere, ma senza innervare la narrazione di sufficienti scarti alle regole, e la pellicola resta un titolo minore non solo nella filmografia di Ritt, ma anche nel contesto del crepuscolare western americano del periodo. Così così.
Western di impianto piuttosto convenzionale in cui, timidamente, affiora la tematica (fondamentale proprio a partire dalla fine degli anni '60) della revisione del mito della frontiera alla luce di una maggiore attenzione alla tragedia dei popoli nativi. Paul Newman è il tipico eroe outsider, silenzioso e anarcoide, cavaliere senza nome, uomo (appunto “hombre”, come lo apostrofano tutti) d’azione e dalla morale di ferro, anche se ben nascosta sotto le ruvidezze e dietro le canne del fucile. La sceneggiatura di Irving Ravetch e Harriet Frank Jr. sfrutta molti topoi del genere, ma senza innervare la narrazione di sufficienti scarti alle regole, e la pellicola resta un titolo minore non solo nella filmografia di Ritt, ma anche nel contesto del crepuscolare western americano del periodo. Così così.