Nel fango della periferia
Edge of the City
Durata
85
Formato
Regista
Axel (John Cassavetes) inizia a lavorare in uno scalo ferroviario newyorkese come facchino, grazie a una misteriosa raccomandazione. Tommy (Sidney Poitier) lo accoglie da grande amico, ma insieme dovranno scontrarsi con uno scomodo passato e un violento caporale (Jack Warden).
Cupo dramma proletario, che fin dal titolo ricorda gli emarginati e la dura vita delle periferie in cui il sogno americano è spesso ridotto alla semplice costruzione del focolare, il primo film di Martin Ritt dialoga con Fronte del porto (Elia Kazan, 1954), ma riesce spesso a vivere di luce propria. Sontuosa interpretazione (la cura delle performances che accompagnerà tutta la carriera di Ritt) di un John Cassavetes tormentato e intenso. La sceneggiatura di Robert Alan Aurthur è una discreta base per un film dalla confezione ancora classica ma pregevolmente spogliato da buonismi e retoriche fasulle; peccato per la mancanza di spessore nel carattere del personaggio di Poitier, la cui bontà quasi sacrale non aiuta all’identificazione, nonostante la magnetica presenza di un grandissimo attore.
Cupo dramma proletario, che fin dal titolo ricorda gli emarginati e la dura vita delle periferie in cui il sogno americano è spesso ridotto alla semplice costruzione del focolare, il primo film di Martin Ritt dialoga con Fronte del porto (Elia Kazan, 1954), ma riesce spesso a vivere di luce propria. Sontuosa interpretazione (la cura delle performances che accompagnerà tutta la carriera di Ritt) di un John Cassavetes tormentato e intenso. La sceneggiatura di Robert Alan Aurthur è una discreta base per un film dalla confezione ancora classica ma pregevolmente spogliato da buonismi e retoriche fasulle; peccato per la mancanza di spessore nel carattere del personaggio di Poitier, la cui bontà quasi sacrale non aiuta all’identificazione, nonostante la magnetica presenza di un grandissimo attore.