
Prosciutto prosciutto
Jamón Jamón
Durata
95
Formato
Regista
Silvia (Penélope Cruz) è figlia di una prostituta (Anna Galiena) e sta con José Luis (Jordi Mollà), il rampollo di una delle famiglie più in vista della città. La madre del ragazzo (Stefania Sandrelli) ostacola la storia tra i due, soprattutto quando scopre che si vogliono sposare: assolda così il prestante Raul (Javier Bardem) perché seduca la giovane.
Giocando sulla doppia valenza del termine “porco” inteso sia come animale commestibile, sia come persona sanguigna e volgare, Prosciutto prosciutto vorrebbe associare eros e cibo, costruendo un quadro altamente sensuale e carnale. La pellicola, però, non funziona: la trama è sciatta e disomogenea, mentre i dialoghi sono elementari e banali, con un tono drammatico così posticcio ed enfatico da sembrare tratti dai peggiori romanzi d'amore, e la recitazione è sciatta nel migliore dei casi. Film di esordio per la Cruz che incontrò su questo set il futuro marito Bardem. Presentato alla Mostra di Venezia, il lungometraggio ha conquistato un inspiegabile Leone d'argento per la miglior regia.
Giocando sulla doppia valenza del termine “porco” inteso sia come animale commestibile, sia come persona sanguigna e volgare, Prosciutto prosciutto vorrebbe associare eros e cibo, costruendo un quadro altamente sensuale e carnale. La pellicola, però, non funziona: la trama è sciatta e disomogenea, mentre i dialoghi sono elementari e banali, con un tono drammatico così posticcio ed enfatico da sembrare tratti dai peggiori romanzi d'amore, e la recitazione è sciatta nel migliore dei casi. Film di esordio per la Cruz che incontrò su questo set il futuro marito Bardem. Presentato alla Mostra di Venezia, il lungometraggio ha conquistato un inspiegabile Leone d'argento per la miglior regia.