Sapore di miele
A Taste of Honey
Durata
100
Formato
Regista
Jo (Rita Tushingham) è una diciassettenne irrequieta, costretta a cambiare spesso indirizzo a causa della negligenza nei pagamenti della madre Helen (Dora Bryan). Quando quest'ultima decide di sposarsi per interessi prevalentemente economici, Jo comincia una nuova vita insieme all'amico omosessuale Geoffrey (Murray Melvin), ma scopre di essere incinta di Jimmy (Paul Danquah), un affascinante marinaio di colore partito per mare.
Punta di diamante, insieme a Gioventù amore e rabbia (1962), della nuova ondata inglese del kitchen sink drama, la storia di Jo (Tushingham, dallo sguardo sbarazzino di una bambina unito a quello penetrante di un'adulta) coinvolge i temi più controversi e cari al Free cinema: dall'aborto all'instabilità della working class, dall'omosessualità al razzismo, ma non solo. Adattato dalla pièce teatrale di Shelagh Delaney (anche sceneggiatore con il regista), Sapore di miele è un film di ripari urbani e rifugi domestici dall'isolamento sociale dei “diversi”. I confronti tra madre e figlia, mediati dall'esperienza di Dora Bryan e dalla tenerezza ribelle della Tushingham, sono momenti di potente realismo lirico, a cui si aggiunge Geoffrey (Melvin, il futuro reverendo Samuel Runt di Barry Lyndon, diretto da Stanley Kubrick nel 1975), uno dei rari personaggi omosessuali del cinema del periodo, descritto con limpidezza e notevole introspezione psicologica. Dopo Gli sfasati (1960), l'occhio di Richardson si immerge ancor di più nelle strade della città, nei porti, nelle fiere, e di colpo l'esperienza di Jo diviene tangibile, universale, estremamente coinvolgnte. Premio alla Tushingham e a Melvin per le migliori interpretazioni femminile e maschile al 15° Festival di Cannes.
Punta di diamante, insieme a Gioventù amore e rabbia (1962), della nuova ondata inglese del kitchen sink drama, la storia di Jo (Tushingham, dallo sguardo sbarazzino di una bambina unito a quello penetrante di un'adulta) coinvolge i temi più controversi e cari al Free cinema: dall'aborto all'instabilità della working class, dall'omosessualità al razzismo, ma non solo. Adattato dalla pièce teatrale di Shelagh Delaney (anche sceneggiatore con il regista), Sapore di miele è un film di ripari urbani e rifugi domestici dall'isolamento sociale dei “diversi”. I confronti tra madre e figlia, mediati dall'esperienza di Dora Bryan e dalla tenerezza ribelle della Tushingham, sono momenti di potente realismo lirico, a cui si aggiunge Geoffrey (Melvin, il futuro reverendo Samuel Runt di Barry Lyndon, diretto da Stanley Kubrick nel 1975), uno dei rari personaggi omosessuali del cinema del periodo, descritto con limpidezza e notevole introspezione psicologica. Dopo Gli sfasati (1960), l'occhio di Richardson si immerge ancor di più nelle strade della città, nei porti, nelle fiere, e di colpo l'esperienza di Jo diviene tangibile, universale, estremamente coinvolgnte. Premio alla Tushingham e a Melvin per le migliori interpretazioni femminile e maschile al 15° Festival di Cannes.