Signora per un giorno
Lady for a Day
Durata
88
Formato
Regista
Una povera mendicante venditrice di mele (May Robson) ha sempre tenuto nascosto alla figlia Louise (Jean Parker), da diversi anni all'estero per studiare, la sua misera condizione. Quando la ragazza annuncia alla madre che è intenzionata a rivederla, la donna non sa che fare: l'aiuterà un gangster superstizioso (Warren William) disposto a trasformala in una “signora per un giorno”.
Appassionante favola metropolitana diretta da un Frank Capra in ottima forma: il regista di origini italiane sfoggia il suo tocco migliore e tratta con l'adeguata delicatezza una vicenda leggera sullo sfondo di una realtà a dir poco drammatica. La Grande Depressione, per Capra, è un periodo storico in cui la vera bontà è pronta a venire fuori e in cui si evidenzia chi è davvero disposto ad aiutare il suo prossimo: scelta sorprendente quella di dare il ruolo di “benefattore” a un criminale a capo di una banda di New York, interpretato efficacemente da Warren William. Fluido nel ritmo e puntuale nei movimenti di macchina, il regista costruisce una pellicola formalmente impeccabile, capace di far sorridere ed emozionare, intrattenere e toccare corde emotive profondissime. Non mancano le gag e il tono è perennemente ottimistico, ma resta sempre un velo di malinconia che attraversa l'intera visione. Frank Capra ne fece un remake: Angeli con la pistola, il suo ultimo lungometraggio, datato 1961.
Appassionante favola metropolitana diretta da un Frank Capra in ottima forma: il regista di origini italiane sfoggia il suo tocco migliore e tratta con l'adeguata delicatezza una vicenda leggera sullo sfondo di una realtà a dir poco drammatica. La Grande Depressione, per Capra, è un periodo storico in cui la vera bontà è pronta a venire fuori e in cui si evidenzia chi è davvero disposto ad aiutare il suo prossimo: scelta sorprendente quella di dare il ruolo di “benefattore” a un criminale a capo di una banda di New York, interpretato efficacemente da Warren William. Fluido nel ritmo e puntuale nei movimenti di macchina, il regista costruisce una pellicola formalmente impeccabile, capace di far sorridere ed emozionare, intrattenere e toccare corde emotive profondissime. Non mancano le gag e il tono è perennemente ottimistico, ma resta sempre un velo di malinconia che attraversa l'intera visione. Frank Capra ne fece un remake: Angeli con la pistola, il suo ultimo lungometraggio, datato 1961.