La croce di ferro
Cross of Iron
1977
Paesi
Gran Bretagna, Rft
Genere
Guerra
Durata
132 min.
Formato
Colore
Regista
Sam Peckinpah
Attori
James Coburn
Maximilian Schell
James Mason
David Warner
Igor Galo
Senta Berger
Crimea, 1943: in un avamposto tedesco, il vile capitano Stransky (Maximilian Schell) si scontra con i metodi del disilluso sergente Steiner (James Coburn), capo di un valoroso plotone di esploratori. Ma agli stessi soldati e ufficiali è ormai chiaro che la Germania si appresta a perdere la guerra. Per un regista come Sam Peckinpah, tra i più abili di sempre a rappresentare esteticamente la violenza della natura umana, l'approdo al film bellico non poteva che essere una tappa naturale all'interno del suo percorso cinematografico. Sorprendentemente, l'autore californiano ci mostra la sua personale visione della Seconda guerra mondiale dalla parte del “nemico” o, per meglio dire, dal punto di vista dei perdenti (dimostrando una poetica di invidiabile coerenza). Forte di un cast di prim'ordine (ottimi James Coburn, Maximilian Schell e James Mason), La croce di ferro è un durissimo apologo pacifista e anti-militarista, dove la guerra, come sembra dirci la canzonetta che scorre sui titoli di testa, è un crudele gioco da bambini. Si superano gli stereotipi mostrando personaggi ben lontani dalla mostruosità del fanatismo nazista (cui si accenna con nera ironia), mentre la messa in scena dell'orrore e della stupidità del macello bellico non ha un'ombra di retorica. Paradossalmente, più delle scene d'azione sono efficaci i dialoghi, specie quando sottolineano il dolore dei protagonisti o la contrapposizione tra Stransky, aristocratico ottuso, e Steiner, valoroso ma disgustato dall'abominio di cui egli stesso è parte. Coraggioso, visionario e necessario.
Maximal Interjector
Browser non supportato.