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1968
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Thriller, Sperimentale
Durata
105 min.
Formato
Colore
Regista
Bernardo Bertolucci
Attori
Pierre Clémenti
Stefania Sandrelli
Tina Aumont
Sergio Tofano
Giulio Cesare Castello
Romano Costa
Antonio Maestri
Mario Venturini
Ninetto Davoli
Giacobbe (Pierre Clèmenti), insegnante di teatro francese, vede la propria vita sconvolta dalla comparsa improvvisa di un sosia con il suo stesso nome. Giacobbe è sperduto e si ritrova, suo malgrado, coinvolto in azioni violente come la creazioni di bombe molotov o l'esecuzione di efferati omicidi. Nemmeno l'amore della bella Clara (Stefania Sandrelli) riesce a tranquillizzare un Giacobbe progressivamente sull'orlo della schizofrenia. Libera rivisitazione in chiave moderna de Il sosia di Dostoevskij, adattata dal regista e da Gianni Amico. Uno dei film più sperimentali e al contempo meno risolti della prima fase produttiva di Bertolucci, appesantito da un impianto ideologico che oggi appare tanto pretestuoso e gratuito quanto datato e da echi di teatro d'avanguardia che suscitano una curiosità tutto sommato modesta e effimera. Il regista riflette sulle contraddizioni insolute dell'essere intellettuale e di una generazione ansiosa di dimostrare il proprio valore contemporaneamente impaurita e frenata dalle proprie fragilità, ma a sua volta partorisce un prodotto confuso e amorfo, indeciso su tutto, fin troppo teorico e alla lunga sterile e ombelicale. Le curiose scenografie portano la firma del fumettista e disegnatore Francesco Tullio Altan.
Maximal Interjector
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