Patty – La vera storia di Patty Hearst
Patty Hearst
1988
Paesi
Gran Bretagna, Usa
Generi
Biografico, Drammatico
Durata
108 min.
Formato
Colore
Regista
Paul Schrader
Attori
Natasha Richardson
William Forsythe
Ving Rhames
Frances Fisher
1974. La ricca ereditiera Patricia Hearst (Natasha Richardson), nipote del magnate William Randolph Hearst, viene rapita dall'Esercito di Liberazione Simbionese, un gruppo paramilitare di estrema sinistra che si considerava un'armata di avanguardia rivoluzionaria. La ragazza verrà segnata profondamente dall'esperienza, tanto da cambiare radicalmente i propri ideali. Il settimo lungometraggio di Paul Schrader è un insolito dramma basato su una vicenda realmente accaduta che, probabilmente, rischia di non suscitare grande interesse per il pubblico non americano. Ma la vicenda personale di Patty Hearst diventa presto un affresco che da una prospettiva individuale assume una valenza universale, nonostante schematismi e soluzioni che sorvolano sul panorama storico e politico dell'epoca (teoricamente fondamentale nell'economia della pellicola). Bella la prima parte, quando la vicenda è vissuta dal punto di vista di una protagonista segregata in spazi angusti, bui e opprimenti (spesso bendata e quindi cieca come il popolo americano), ma il film è decisamente meno efficace quando si concentra sulle conseguenze di una fantomatico lavaggio del cervello a metà tra presa (o risveglio) di coscienza e retaggi da Sindrome di Stoccolma. La mano di Schrader si vede più che altro nella suggestiva estetica visionaria che all'oscurità sostituisce immagini sempre più luminose. Presentato in concorso al Festival di Cannes.
Maximal Interjector
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