Lo scrittore americano Peter Neal (Anthony Franciosa), a Roma per la presentazione del suo ultimo romanzo Tenebrae, è perseguitato da un misterioso assassino che si ispira ai suoi libri. Con l'aiuto del commissario Germani (Giuliano Gemma) e dell'assistente Anne (Daria Nicolodi), cercherà di individuare il colpevole. Ma non tutto è come sembra... Sangue a fiumi e atroce violenza: Dario Argento si sbizzarrisce in fantasiosi e impressionanti omicidi realizzando un thriller duro e puro, colmo di effetti speciali e di evoluzioni della macchina da presa. Appassionante nella prima parte, la pellicola risulta eccessivamente intricata col passare dei minuti, appesantita da troppi enigmi e da un intreccio che ricorda diversi altri lungometraggi italiani precedenti. Il film, che regala comunque alcune sequenze visivamente notevoli, si può anche criticare per una certa misoginia di fondo, ancor più fastidiosa in quanto fintamente e furbescamente denunciata nell'intreccio (il personaggio della giornalista lesbica che accusa Neal di maschilismo). Efficace fotografia di Luciano Tovoli. Veronica Lario, ex signora Berlusconi, è Jane McKerrow. Camei dei registi Lamberto Bava (il tecnico dell'ascensore) e Michele Soavi (un ragazzo in motocicletta), qui anche assistenti dello stesso Dario Argento.