Jill (Susan Hart) scompare misteriosamente; il suo ragazzo, Ben (Tab Hunter), sospetta un rapimento e si mette a indagare. Scoprirà l'esistenza di una misteriosa città sottomarina, abitata da una curiosa razza di uomini-pesce. Più che a Jules Verne (evocato dal titolo italiano), il film prende spunto da La città nel mare di Edgar Allan Poe, e dall'antico mito di Atlantide. Senza infamia e senza lode, 20.000 leghe sotto la Terra è un discreto lungometraggio d'avventura, avvincente nelle prime fasi e piuttosto in calo con il passare dei minuti. La scenografia della città sottomarina poteva essere ben più suggestiva, mentre a colpire è la notevole performance di Vincent Price, nei panni del folle re di un mondo sommerso e destinato a finire. Non la migliore uscita di scena possibile per il regista Jacques Tourneur (Il bacio della pantera del 1942), qui alla sua ultima pellicola in assoluto.