Beast from Haunted Cave
Durata
75
Formato
Regista
Una banda di criminali, in una località montana del Sud Dakota, organizza una rapina ai danni di un deposito di lingotti d'oro. Come diversivo viene piazzata una carica di esplosivo in una miniera, ma la caverna è abitata da un mostro famelico.
Esordio alla regia per Monte Hellman, il più criptico tra i registi usciti dalla scuola di Roger Corman. Girato con un budget irrisorio tra le Black Hills del Sud Dakota, è un tipico prodotto di artigianato seriale cormaniano, pensato per coprire le spese al botteghino. L'espediente autenticamente horror si palesa solo nella parte finale, mentre buona parte del film tenta di instillare, con esiti piuttosto maldestri, un qualche barlume di tensione all'interno di una trama inconsistente. Tra le righe è tuttavia possibile leggere un elementare messaggio ecologista, con il mostro che vendica nel sangue il danno perpetrato ai danni della montagna. Comunque discrete le interpretazioni degli attori, tra cui vale la pena di segnalare Frank Wolff, amico di Hellman e volto conosciuto in Italia per il ruolo di Pisciotta nel Salvatore Giuliano (1961) di Rosi. Il finale, tagliato con l'accetta, fu concepito così perché nei piani di Corman ci sarebbe dovuto essere un seguito, mai più realizzato. Oggi non conserva sostanziali motivi di interesse che vadano oltre la curiosità cinefila verso l'opera prima di uno degli autori più importanti e meno conosciuti della New Hollywood.
Esordio alla regia per Monte Hellman, il più criptico tra i registi usciti dalla scuola di Roger Corman. Girato con un budget irrisorio tra le Black Hills del Sud Dakota, è un tipico prodotto di artigianato seriale cormaniano, pensato per coprire le spese al botteghino. L'espediente autenticamente horror si palesa solo nella parte finale, mentre buona parte del film tenta di instillare, con esiti piuttosto maldestri, un qualche barlume di tensione all'interno di una trama inconsistente. Tra le righe è tuttavia possibile leggere un elementare messaggio ecologista, con il mostro che vendica nel sangue il danno perpetrato ai danni della montagna. Comunque discrete le interpretazioni degli attori, tra cui vale la pena di segnalare Frank Wolff, amico di Hellman e volto conosciuto in Italia per il ruolo di Pisciotta nel Salvatore Giuliano (1961) di Rosi. Il finale, tagliato con l'accetta, fu concepito così perché nei piani di Corman ci sarebbe dovuto essere un seguito, mai più realizzato. Oggi non conserva sostanziali motivi di interesse che vadano oltre la curiosità cinefila verso l'opera prima di uno degli autori più importanti e meno conosciuti della New Hollywood.