Il cerchio

Dayereh

Premi Principali

Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2000

Anno

Generi

Durata

90

Formato

Regista

A Teheran, si incrociano le vicende di alcune donne, quasi tutte ex carcerate in fuga dalla polizia, dalla famiglia o dal loro scomodo passato. Da un ospedale alle strade brulicanti della città, fino alla prigione, le loro storie drammatiche si susseguono fino al ricongiungimento finale, a chiudere un cerchio che parla di oppressione, paure e mancanza di libertà.

Dopo aver filtrato la realtà del suo Paese attraverso lo sguardo dei bambini nei suoi primi due film Il palloncino rosso (1995) e Lo specchio (1997), Jafar Panahi rivolge l'attenzione sul mondo femminile, raccontando con forza e grande sensibilità la triste condizione della donna sotto il regime teocratico iraniano. Scivolando da un episodio all'altro (e cambiando stile e mezzi di ripresa), il regista restituisce un ritratto di sorprendente autenticità, che intenerisce, indigna e commuove. Cinema intimista e politico in grado di elevare il minimalismo estetico a specchio del reale e la denuncia sociale ad arte pura, è il film-svolta della carriera di Panahi: da una parte arriva la definitiva consacrazione critica con il Leone d'oro (più premio FIPRESCI e altri riconoscimenti) alla Mostra del Cinema di Venezia, dall'altra inizia la guerra con il governo di Teheran, che proibisce il film in patria. A parte Fereshteh Sadre Orafaiy e Fatemeh Naghavi, le attrici sono non professioniste. Tutte incredibilmente straordinarie.
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