Il fantasma dell'Opera
The Phantom of the Opera
Durata
90
Formato
Regista
All'Opera House di Londra accadono strani cose durante le prove per un nuovo spettacolo: quando la cantante Maria (Liane Aukin), spaventata, si rifiuta di proseguire nell'allestimento, viene chiamata a sostituirla la giovane Christine (Heather Sears) che attirerà presto l'attenzione del losco Lord Ambrose D'Arcy (Michael Gough), ma anche di un misterioso personaggio (Herbert Lom).
Il recupero di casa Hammer della storia del fantasma del palcoscenico è legata al suo precedente, indimenticabile interprete Lon Chaney e al biopic a lui dedicato L'uomo dai mille volti (1957), in cui a dargli vita è James Cagney. L'interesse suscitato dalle sequenze tratte da Il fantasma dell'Opera (1925) spinse la produzione britannica a rispolverare la leggenda del musicista deformato innamorato di una bella cantante. Fisher costruisce però una pellicola meno efficace di tante altre, non spingendo troppo il pedale né sul gore e neppure sul torbido erotismo che avrebbe potuto permeare la storia, soffermandosi piuttosto sugli aspetti romantici e concedendo poca soddisfazione ai fan assetati di sangue. Al di là di alcuni momenti molto riusciti (tra cui il violento e struggente finale), il film soffre di una scrittura un po'debole e troppo orientata verso il sentimentalismo e Lom non è all'altezza di Chaney. Produzione costosissima, fu anche una delle pellicole meno di successo della casa inglese.
Il recupero di casa Hammer della storia del fantasma del palcoscenico è legata al suo precedente, indimenticabile interprete Lon Chaney e al biopic a lui dedicato L'uomo dai mille volti (1957), in cui a dargli vita è James Cagney. L'interesse suscitato dalle sequenze tratte da Il fantasma dell'Opera (1925) spinse la produzione britannica a rispolverare la leggenda del musicista deformato innamorato di una bella cantante. Fisher costruisce però una pellicola meno efficace di tante altre, non spingendo troppo il pedale né sul gore e neppure sul torbido erotismo che avrebbe potuto permeare la storia, soffermandosi piuttosto sugli aspetti romantici e concedendo poca soddisfazione ai fan assetati di sangue. Al di là di alcuni momenti molto riusciti (tra cui il violento e struggente finale), il film soffre di una scrittura un po'debole e troppo orientata verso il sentimentalismo e Lom non è all'altezza di Chaney. Produzione costosissima, fu anche una delle pellicole meno di successo della casa inglese.