Con le migliori intenzioni
Den goda viljan
Premi Principali
Palma d'oro al Festival di Cannes 1992
Anno
Generi
Durata
180
Formato
Regista
Svezia, inizi del Novecento. Henrik Bergman (Samuel Fröler), giovane e spiantato studente di teologia, sposa contro il volere dei genitori di lei la ricca Anna (Pernilla August). Il difficile e burrascoso rapporto d'amore sarà coronato dalla nascita di un figlio, tra povertà, ostinazione e tensioni sociali.
Opera seconda del danese Bille August, che mette in scena la biografia dei genitori di Ingmar Bergman (anche sceneggiatore). Palma d'oro al 45º Festival di Cannes, dove Pernilla August (che sarebbe diventata la moglie del regista) vinse come miglior attrice protagonista, il film parte da un soggetto che è una storia d'amore personale e affascinante, usata dal regista come pretesto per aprire a questioni più strutturate, atte a raccontare la Svezia di inizio secolo, con annessi contrasti politici e religiosi. La regia mette in scena pedissequamente lo script originale e realizza un prodotto fondamentalmente anonimo, ma la vicenda non manca di fascino, le complesse dinamiche narrative vengono ben tratteggiate e le tante digressioni paesaggistiche, fotografate da Jörgen Persson bilanciando toni caldi e freddi per gli esterni, colpiscono nel segno. Un'opera dallo slancio romanzesco, tutt'altro che perfetta ma estremamente sentita; il che non è poco. Max von Sydow è Johan, padre di Anna.
Opera seconda del danese Bille August, che mette in scena la biografia dei genitori di Ingmar Bergman (anche sceneggiatore). Palma d'oro al 45º Festival di Cannes, dove Pernilla August (che sarebbe diventata la moglie del regista) vinse come miglior attrice protagonista, il film parte da un soggetto che è una storia d'amore personale e affascinante, usata dal regista come pretesto per aprire a questioni più strutturate, atte a raccontare la Svezia di inizio secolo, con annessi contrasti politici e religiosi. La regia mette in scena pedissequamente lo script originale e realizza un prodotto fondamentalmente anonimo, ma la vicenda non manca di fascino, le complesse dinamiche narrative vengono ben tratteggiate e le tante digressioni paesaggistiche, fotografate da Jörgen Persson bilanciando toni caldi e freddi per gli esterni, colpiscono nel segno. Un'opera dallo slancio romanzesco, tutt'altro che perfetta ma estremamente sentita; il che non è poco. Max von Sydow è Johan, padre di Anna.