La congiuntura
Durata
112
Formato
Regista
Il principe Giuliano (Vittorio Gassman), membro della Guardia nobile pontificia, appartiene alla Roma bene, frequenta salotti d'alto rango ed è durante un ballo che incontra l'affascinante Jane (Joan Collins). Infatuato, sceglie di accompagnarla in Svizzera a bordo della macchina del corpo diplomatico: una sicurezza che permetterà alla donna di ingannare il suo corteggiatore.
Continuando con la critica alla società alto-borghese, Ettore Scola realizza un film che potrebbe ammaliare grazie alle musiche di Luis Bacalov e alla presenza di Vittorio Gassman, ma la struttura drammaturgica pensata con Ruggero Maccari ristagna per tutta la durata della pellicola, per risollevarsi soltanto nel finale con una riuscita accelerazione di ritmo. Il sottotesto mistery, facilmente intuibile sin dall'inizio, non è purtroppo valorizzato: lo spettatore comprende che non si tratta di una mera storia d'amore tra l'italiano ricco e la straniera e lo svelamento dell'intrigo, dal retrogusto giallo, avviene con un ritmo statico, che ha il sapore di una minestra riscaldata. Uno spunto originale malamente sviluppato.
Continuando con la critica alla società alto-borghese, Ettore Scola realizza un film che potrebbe ammaliare grazie alle musiche di Luis Bacalov e alla presenza di Vittorio Gassman, ma la struttura drammaturgica pensata con Ruggero Maccari ristagna per tutta la durata della pellicola, per risollevarsi soltanto nel finale con una riuscita accelerazione di ritmo. Il sottotesto mistery, facilmente intuibile sin dall'inizio, non è purtroppo valorizzato: lo spettatore comprende che non si tratta di una mera storia d'amore tra l'italiano ricco e la straniera e lo svelamento dell'intrigo, dal retrogusto giallo, avviene con un ritmo statico, che ha il sapore di una minestra riscaldata. Uno spunto originale malamente sviluppato.