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Vittorio Gassman
01/09/1922 , Genova - 29/06/2000 , Roma
Premi Principali
Premio per il miglior attore al Festival di Cannes 1975
Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia 1996
Attore e regista italiano. Nato Vittorio Gassmann e padre dell'attore Alessandro Gassmann, soprannominato “il Mattatore” dall'omonimo spettacolo televisivo da lui condotto nel 1959, è considerato uno degli interpreti di punta a livello nazionale insieme a Nino Manfredi, Alberto Sordi e Ugo Tognazzi. Debutta a teatro nel 1943 e passa al cinema a metà degli anni Quaranta: tra i suoi primi ruoli di rilievo, quello dell'ambiguo Walter in Riso amaro (1949) di Giuseppe De Santis, in cui recita con Silvana Mangano. Nel 1958 è nel cast de I soliti ignoti di Mario Monicelli, accanto a Marcello Mastroianni e Totò: il film, per il quale Gassman ottiene il primo di molti Nastri d'argento, dà origine alla cosiddetta commedia all'italiana. Seguono titoli memorabili che segnano la collaborazione assidua con Monicelli e Dino Risi: La grande guerra (1959), cronaca di una grottesca e tragica quotidianità al fronte; Il sorpasso (1962), mirabile e dolente ritratto di un Paese che corre verso il boom economico; I mostri (1963), per cui dà vita, con l'amico e collega Tognazzi, a una inimitabile galleria di personaggi nel prototipo del film a episodi; L'armata Brancaleone (1966), incentrato sulle avventure di un scalcinato gruppo di antieroi in epoca medievale. Negli anni Settanta è in C'eravamo tanto amati (1974) di Ettore Scola, con cui gira anche La terrazza nel 1980, in Profumo di donna (1974) di Dino Risi che gli vale Il Premio per il miglior attore al Festival di Cannes e nei film collettivi Signore e signori, buonanotte (1976) e I nuovi mostri (1977). Del 1996, anno in cui riceve il Leone d'oro alla carriera, l'apparizione in Sleepers di Barry Levinson, nel quale divide la scena con Robert De Niro e Dustin Hoffman. Nel 1972 dirige e interpreta con Paolo Villaggio Senza famiglia nullatenenti cercano affetto.
