
Distruggete Frankenstein!
Frankenstein Must Be Destroyed
Durata
98
Formato
Regista
Ricercato dalla polizia, Victor Frankenstein (Peter Cushing) trova nuovi sodali con cui portare avanti i suoi folli esperimenti e finisce per trapiantare il cervello di un luminare impazzito (George Pravda) nel corpo del direttore di un manicomio (Freddie Jones).
Quinto dei sette film Hammer che vedono protagonista il Barone, Distruggete Frankenstein! concentra la sua attenzione proprio sulla figura del dottore pazzo, rendendo la sua frustrazione per non essere compreso dalla comunità scientifica la miccia che alimenta la sua ossessione e fa deflagrare la follia. La creatura è meno interessante di altre volte, ma in compenso non mancano scene assai forti per l'epoca, compreso uno stupro (tagliato nell'edizione italiana), mentre tra le tematiche trattate si affaccia il demone della cocaina. Una delle più oscure pellicole della casa di produzione inglese, che si basa largamente sull'ottima performance di Cushing il quale, più emaciato e tormentato che mai, troneggia senza dubbio sui comprimari, torturando psicologicamente le sue vittime e incarnando il male prodotto dalla società moderna con la sua smania di progresso. Considerato da molti appassionati il miglior film di Frankenstein firmato Hammer, ha dalla sua una profondità introspettiva solo in parte intaccata dalla ribattitura del tema portante. In ogni caso, si poteva fare di più.
Quinto dei sette film Hammer che vedono protagonista il Barone, Distruggete Frankenstein! concentra la sua attenzione proprio sulla figura del dottore pazzo, rendendo la sua frustrazione per non essere compreso dalla comunità scientifica la miccia che alimenta la sua ossessione e fa deflagrare la follia. La creatura è meno interessante di altre volte, ma in compenso non mancano scene assai forti per l'epoca, compreso uno stupro (tagliato nell'edizione italiana), mentre tra le tematiche trattate si affaccia il demone della cocaina. Una delle più oscure pellicole della casa di produzione inglese, che si basa largamente sull'ottima performance di Cushing il quale, più emaciato e tormentato che mai, troneggia senza dubbio sui comprimari, torturando psicologicamente le sue vittime e incarnando il male prodotto dalla società moderna con la sua smania di progresso. Considerato da molti appassionati il miglior film di Frankenstein firmato Hammer, ha dalla sua una profondità introspettiva solo in parte intaccata dalla ribattitura del tema portante. In ogni caso, si poteva fare di più.