La felicità non si compra
The Best Things in Life Are Free
Durata
104
Formato
Regista
Ray Henderson (Dan Dailey) si unisce a Buddy De Sylva (Gordon MacRae) e a Lew Brown (Ernest Borgnine) per formare un affiatato trio musicale. Sono anni fondamentali per il passaggio dal cinema muto al cinema sonoro e, per loro, il successo potrebbe essere assicurato: diversi screzi, però, rischiano di minare la loro carriera.
Michael Curtiz racconta una parte importante della storia del cinema (si fa riferimento a Il cantante di jazz del 1927, di Alan Crosland, primo film sonoro in assoluto), mettendo in scena un lungometraggio biografico pieno di licenze narrative. Poco fluido nella sceneggiatura, La felicità non si compra riesce comunque a incuriosire per l'argomento trattato, e a colpire per alcuni numeri musicali ben congegnati: per il resto, non c'è molto da segnalare tra una regia convenzionale e un gruppo di attori un po' troppo ingessati.
Michael Curtiz racconta una parte importante della storia del cinema (si fa riferimento a Il cantante di jazz del 1927, di Alan Crosland, primo film sonoro in assoluto), mettendo in scena un lungometraggio biografico pieno di licenze narrative. Poco fluido nella sceneggiatura, La felicità non si compra riesce comunque a incuriosire per l'argomento trattato, e a colpire per alcuni numeri musicali ben congegnati: per il resto, non c'è molto da segnalare tra una regia convenzionale e un gruppo di attori un po' troppo ingessati.