L'uomo del Sud

Sam Tucker (Zachary Scott) lavora come bracciante nelle piantagioni di cotone del Texas. Dopo la morte nei campi dell'anziano zio, decide di affittare un podere per coltivare la terra insieme alla sua famiglia. Dovrà far fronte a molte difficoltà per realizzare il suo sogno.

È il terzo dei sei film girati in America da Renoir, da molti considerato tra questi il migliore. Se altre opere di questo periodo evidenziano una certa distanza tra la cultura di appartenenza del regista e la materia trattata, qui l'adesione è piena e totale, anche grazie a una felice scelta letteraria di partenza. Il romanzo da cui il film è tratto, Hold Autumn in Your Hand di George Sessions Perry, è considerato uno dei più importanti prodotti della letteratura texana, e permise a Renoir di muoversi nella stessa direzione sperimentata da Ford con Furore di Steinbeck. La realtà rurale americana è osservata dal grande cineasta francese con partecipe simpatia, espressa chiaramente anche verso i suoi caratteri umani più tipici: l'uomo lavoratore tenace e cocciuto, la moglie amorevole e fedele, l'anziana nonna petulante ma inossidabile. Snodo centrale del film è il braccio di ferro tra l'uomo e la natura, percepita come entità ostile apportatrice di lutti, sventure e carestie, ma domabile attraverso la fatica e la determinazione. Assistente alla regia su questo set fu il futuro regista Robert Aldrich, mentre alla sceneggiatura collaborò, non accreditato, William Faulkner.