
Casablanca
Casablanca
Premi Principali

Oscar alla miglior regia 1944
Durata
102
Formato
Regista
Seconda guerra mondiale. L'americano Rick Blaine (Humphrey Bogart) gestisce un locale a Casablanca in cui transitano personaggi di ogni sorta: malviventi, giocatori d'azzardo, ufficiali francesi e tedeschi. Un giorno alla porta si presenta Victor Laszlo (Paul Henreid), eroe della Resistenza, accompagnato dalla bella moglie Ilsa (Ingrid Bergman), donna che Rick aveva amato a Parigi e per la quale prova ancora un sentimento fortissimo.
Forse il più celebre melodramma mai girato a Hollywood, Casablanca è entrato nella leggenda e ha fatto dell'amore tra i due protagonisti uno dei rapporti più malinconici e tormentati che il grande schermo abbia mai visto. Rick e llsa, ancora innamorati, si ritrovano ma non sono più soli: in mezzo a loro c'è il marito di lei, che Ilsa credeva morto in carcere ai tempi di Parigi. A svilupparsi è così un triangolo sentimentale, in cui sarà Rick a doversi sacrificare per salvare l'amata, sullo sfondo della città marocchina che funge da rifugio di un mondo impazzito, dove gli europei aspettano i visti per raggiungere Lisbona e, in seguito, imbarcarsi verso gli Stati Uniti. Struggente, irresistibile, con un finale che venne deciso soltanto all'ultimo minuto, è l'opera più importante che il “mestierante di gran classe” Michael Curtiz diresse nel corso della sua carriera. A renderla una pellicola immortale sono soprattutto i dialoghi («I problemi di tre piccole persone come noi non contano in questa immensa tragedia») e le note della memorabile As Time Goes By, suonata dal pianista Sam: ogni volta che si ripensa a quel motivetto non possono che tornare alla mente gli sguardi tra Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, amanti impossibili in un mondo che non gli ha permesso di star insieme. Fra i candidati ai ruoli dei protagonisti ci furono anche Ronald Reagan e Ann Sheridan, George Raft e Hedy Lamarr. Splendide musiche di Max Steiner ed efficace fotografia di Arthur Edeson. Vinse tre Oscar, i più importanti: miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura.
Forse il più celebre melodramma mai girato a Hollywood, Casablanca è entrato nella leggenda e ha fatto dell'amore tra i due protagonisti uno dei rapporti più malinconici e tormentati che il grande schermo abbia mai visto. Rick e llsa, ancora innamorati, si ritrovano ma non sono più soli: in mezzo a loro c'è il marito di lei, che Ilsa credeva morto in carcere ai tempi di Parigi. A svilupparsi è così un triangolo sentimentale, in cui sarà Rick a doversi sacrificare per salvare l'amata, sullo sfondo della città marocchina che funge da rifugio di un mondo impazzito, dove gli europei aspettano i visti per raggiungere Lisbona e, in seguito, imbarcarsi verso gli Stati Uniti. Struggente, irresistibile, con un finale che venne deciso soltanto all'ultimo minuto, è l'opera più importante che il “mestierante di gran classe” Michael Curtiz diresse nel corso della sua carriera. A renderla una pellicola immortale sono soprattutto i dialoghi («I problemi di tre piccole persone come noi non contano in questa immensa tragedia») e le note della memorabile As Time Goes By, suonata dal pianista Sam: ogni volta che si ripensa a quel motivetto non possono che tornare alla mente gli sguardi tra Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, amanti impossibili in un mondo che non gli ha permesso di star insieme. Fra i candidati ai ruoli dei protagonisti ci furono anche Ronald Reagan e Ann Sheridan, George Raft e Hedy Lamarr. Splendide musiche di Max Steiner ed efficace fotografia di Arthur Edeson. Vinse tre Oscar, i più importanti: miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura.