Kotoko (Cocco) è una madre single afflitta da un disturbo mentale chiamato “doppia visione” che le provoca non pochi squilibri psicologici. Nel tentativo di proteggere il suo bambino dalle terrificanti allucinazioni di cui è vittima, finisce per fargli del male e le autorità premono per sottrarglielo.

Fin dagli esordi il cinema di Tsukamoto ha ruotato intorno a figure prettamente maschili (spesso interpretate dallo stesso regista) accompagnate in alcuni casi da comprimari femminili di una certa rilevanza, ma comunque secondari, almeno fino ad A Snake of June (2002) e a Vital (2004). Solo in questo lungometraggio del 2011 però una figura femminile, Kotoko, si erge a protagonista assoluta, ritratta in tutta la sua estrema sensibilità e fragilità, grazie all'apporto in fase di scrittura da parte della stessa attrice che la interpreta: la cantante Cocco. Tsukamoto cammina su terreni che conosce bene e, mentre la realtà si duplica diventando inafferrabile e inospitale, il corpo rimane l'unica certezza e il dolore l'unica ancora di salvezza. Come un equilibrista senza rete di sicurezza, il regista si prende i suoi rischi, muovendosi tra registri molto diversi tra loro, oscillando tra il dramma e la commedia, abbandonandosi a immagini di infinita dolcezza e ad altre di efferata e disturbante violenza, firmando una delle pellicole più belle e intense della sua intera carriera. Vincitore della sezione Orizzonti della 68ª edizione della Mostra di Venezia.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica