Il primo uomo
Durata
101
Formato
Regista
Dal romanzo incompiuto di Albert Camus, il racconto della vita di Jacques Cormery (Jacques Gamblin), figlio di coloni francesi nell'Algeria degli anni Venti e del suo ritorno, da intellettuale, durante la ribellione di fine anni Cinquanta. I suoi ricordi, gli insegnamenti di un professore (Denis Podalydès) e soprattutto l'esempio della madre (Maya Sansa) lo porteranno a tenere un discorso alla radio contro il terrorismo.
Nel rielaborare il testo del premio Nobel, Gianni Amelio contamina l'autobiografia (sotto falso nome) di Camus con invenzioni ispirate (la scena dell'accalappiacani) e diversi aneddoti della propria infanzia. Confeziona così un film al contempo elegante e personale, che riprende ancora una volta il tema della paternità negata o assente, proiettandola nella Storia. La pellicola è al contempo una summa del suo stile narrativo: misura e controllo della recitazione, carrellate realizzate con la steadycam, campi e controcampi “televisivi” che si alternano a elaborate riprese lunghe. Il tutto con un cast misto di esordienti e attori di esperienza che gli permettono di superare tutti i limiti del biopic, dando vita a un lungometraggio toccante, impegnato e ricco di contenuti importanti. Notevole, dal primo all'ultimo minuto.