Mille miglia... lontano
Qian li zou dan qi
Durata
107
Formato
Regista
Giappone. L'anziano Takata (Ken Takakaura) lascia il suo villaggio per assistere il figlio morente, con cui aveva interrotto i rapporti da diversi anni. Scoprirà che l'ultimo desiderio di suo figlio era quello di tornare in Cina, nella provincia dello Yunnan, per proseguire le ricerche su un artista locale (Li Jaimin) e sentirgli intonare Mille miglia… lontano, canzone ispirata alla tradizione letteraria cinese. Andrà lui al suo posto.
Dopo due wuxiapian (Hero del 2002 e La foresta dei pugnali volanti del 2004), e prima di un altro film di cappa e spada (La città proibita del 2006), Zhang Yimou firma una pellicola che sembra tornare alle origini del suo cinema: una messinscena realistica fa da sfondo a un dramma intimista, incentrato su un complesso rapporto padre-figlio e sulle difficoltà di esprimere i propri sentimenti. Per la prima volta in carriera alle prese con una coproduzione sino-giapponese, Zhang firma un'operazione molto sentita in cui, parallelamente alla vicenda privata del protagonista, si mettono in rilievo anche le differenze culturali tra Cina e Giappone. Il percorso di Takata (molto ben interpretato da Ken Takakura) è ricco di ostacoli e di imprevisti, ma il desiderio di realizzare il sogno di suo figlio è più forte di qualsiasi ostacolo. Toccante, anche se si annovera qualche momento di stanca.
Dopo due wuxiapian (Hero del 2002 e La foresta dei pugnali volanti del 2004), e prima di un altro film di cappa e spada (La città proibita del 2006), Zhang Yimou firma una pellicola che sembra tornare alle origini del suo cinema: una messinscena realistica fa da sfondo a un dramma intimista, incentrato su un complesso rapporto padre-figlio e sulle difficoltà di esprimere i propri sentimenti. Per la prima volta in carriera alle prese con una coproduzione sino-giapponese, Zhang firma un'operazione molto sentita in cui, parallelamente alla vicenda privata del protagonista, si mettono in rilievo anche le differenze culturali tra Cina e Giappone. Il percorso di Takata (molto ben interpretato da Ken Takakura) è ricco di ostacoli e di imprevisti, ma il desiderio di realizzare il sogno di suo figlio è più forte di qualsiasi ostacolo. Toccante, anche se si annovera qualche momento di stanca.