La morte risale a ieri sera
Durata
93
Formato
Regista
Quando Donatella (Gillian Bray), una bella ragazza dai modi infantili inconsapevolmente maliziosa, scompare, il padre (Raf Vallone), insoddisfatto del lavoro della polizia, prova a mettersi sulle sue tracce.
Terzo adattamento dal romanzo di Giorgio Scerbanenco I milanesi ammazzano il sabato, dopo la versione del 1969 di Fernando Di Leo (I ragazzi del massacro) e quella coeva di Yves Boisset intitolata Il caso "Venere privata”, la pellicola di Tessari rende molto bene l'ambientazione meneghina oscura e malata di cui già è intriso il materiale letterario di partenza, ma scivola su parecchi punti. Il ritmo non è mai all'altezza delle vicende narrate e la sceneggiatura ogni tanto si apre a incongruenze parecchio fastidiose, in primis la scelta di trasformare l'ex medico del romanzo (qui interpretato da Frank Wolff) in un ispettore di polizia. Piuttosto azzeccate le interpretazioni, con la Bray impegnata a dare corpo a un personaggio assai perturbante, ma evitabile la colonna sonora vagamente psichedelica di Gianni Ferrio.
Terzo adattamento dal romanzo di Giorgio Scerbanenco I milanesi ammazzano il sabato, dopo la versione del 1969 di Fernando Di Leo (I ragazzi del massacro) e quella coeva di Yves Boisset intitolata Il caso "Venere privata”, la pellicola di Tessari rende molto bene l'ambientazione meneghina oscura e malata di cui già è intriso il materiale letterario di partenza, ma scivola su parecchi punti. Il ritmo non è mai all'altezza delle vicende narrate e la sceneggiatura ogni tanto si apre a incongruenze parecchio fastidiose, in primis la scelta di trasformare l'ex medico del romanzo (qui interpretato da Frank Wolff) in un ispettore di polizia. Piuttosto azzeccate le interpretazioni, con la Bray impegnata a dare corpo a un personaggio assai perturbante, ma evitabile la colonna sonora vagamente psichedelica di Gianni Ferrio.