Man on the Moon
Man on the Moon
Premi Principali
Golden Globe al miglior attore in un film commedia o musicale 2000
Orso d’argento per la miglior regia al Festival di Berlino 2000
Durata
118
Formato
Regista
Storia, tra fantasia e realtà, dello stralunato comico Andy Kaufman (Jim Carrey) e del suo bizzoso alter-ego Tony Clifton.
Il ritratto che Miloš Forman costruisce di Kaufman assomiglia al suo protagonista: bizzarro, surreale, sempre in bilico tra sogno e veglia, tra inganno e verità, al punto da non essere credibile nemmeno quando dichiara di essere malato terminale di cancro. Jim Carrey, in una delle sue performance migliori, è perfetto per rappresentare una maschera impenetrabile di uomo, costantemente impegnato a nascondere la propria vera essenza agli occhi del mondo, tormentato, eccessivo, inafferrabile e indubbiamente geniale. Mescolando romanzo e biografia con la stessa irriverenza che il comico riservava ai propri seguaci, Forman ci presenta con toni vivaci una figura poco nota fuori dagli Stati Uniti ma innegabilmente affascinante e, nei pochi sprazzi di umanità, persino commovente. Qualche momento di stanca, buon cast di supporto, tra cui spiccano Danny DeVito e Paul Giamatti, e un finale ambiguo che, ancora una volta, strizza l'occhio allo spettatore. Notevole colonna sonora dei R.E.M. che vanta la bellissima The Great Beyond. Orso d'argento al Festival di Berlino.
Il ritratto che Miloš Forman costruisce di Kaufman assomiglia al suo protagonista: bizzarro, surreale, sempre in bilico tra sogno e veglia, tra inganno e verità, al punto da non essere credibile nemmeno quando dichiara di essere malato terminale di cancro. Jim Carrey, in una delle sue performance migliori, è perfetto per rappresentare una maschera impenetrabile di uomo, costantemente impegnato a nascondere la propria vera essenza agli occhi del mondo, tormentato, eccessivo, inafferrabile e indubbiamente geniale. Mescolando romanzo e biografia con la stessa irriverenza che il comico riservava ai propri seguaci, Forman ci presenta con toni vivaci una figura poco nota fuori dagli Stati Uniti ma innegabilmente affascinante e, nei pochi sprazzi di umanità, persino commovente. Qualche momento di stanca, buon cast di supporto, tra cui spiccano Danny DeVito e Paul Giamatti, e un finale ambiguo che, ancora una volta, strizza l'occhio allo spettatore. Notevole colonna sonora dei R.E.M. che vanta la bellissima The Great Beyond. Orso d'argento al Festival di Berlino.