
Hair
Hair
Durata
121
Formato
Regista
Alla fine degli anni '60, il giovane Claude (John Savage) lascia la famiglia e le campagne dell'Oklahoma per trasferirsi a New York, in attesa di arruolarsi nell'esercito e partire per il Vietnam. L'incontro con una comunità hippie farà vacillare i suoi progetti e le sue sicurezze.
«This is the dawning of the age of Aquarius». Presentato fuori concorso al 32° Festival di Cannes, adattamento dell'omonimo musical scritto da Gerome Ragni e James Rado, Hair si rivela una discreta traduzione filmica dell'opera teatrale. Una regia asciutta, quella di Forman, capace di far trasparire efficacemente la dicotomia tra i due personaggi principali, lati contraddittori della società americana che, a cavallo tra gli anni '60 e '70, viveva una fase sociopolitica di violenti contrasti: Claude rappresenta i valori tradizionali, l'attaccamento alla famiglia, alla patria e al senso del dovere, profondamente messi in crisi da Berger (Treat Williams), spaccone, vitale, sovversivo ed emblema del movimento di protesta divampante in quegli anni. Un incontro che porterà a una profonda amicizia, là dove le differenze parevano inizialmente insanabili, e a un amaro sacrificio finale. Let the Sunshine In: forse la luce della speranza si farà strada nel buio, ma a caro prezzo. A tratti un po' schematico, ma ugualmente capace di emozionare e coinvolgere dall'inizio alla fine. Cast in buona forma e trascinante colonna sonora di Galt MacDermot. Beverly D'Angelo è Sheila Franklin, Nicholas Ray è il Generale.
«This is the dawning of the age of Aquarius». Presentato fuori concorso al 32° Festival di Cannes, adattamento dell'omonimo musical scritto da Gerome Ragni e James Rado, Hair si rivela una discreta traduzione filmica dell'opera teatrale. Una regia asciutta, quella di Forman, capace di far trasparire efficacemente la dicotomia tra i due personaggi principali, lati contraddittori della società americana che, a cavallo tra gli anni '60 e '70, viveva una fase sociopolitica di violenti contrasti: Claude rappresenta i valori tradizionali, l'attaccamento alla famiglia, alla patria e al senso del dovere, profondamente messi in crisi da Berger (Treat Williams), spaccone, vitale, sovversivo ed emblema del movimento di protesta divampante in quegli anni. Un incontro che porterà a una profonda amicizia, là dove le differenze parevano inizialmente insanabili, e a un amaro sacrificio finale. Let the Sunshine In: forse la luce della speranza si farà strada nel buio, ma a caro prezzo. A tratti un po' schematico, ma ugualmente capace di emozionare e coinvolgere dall'inizio alla fine. Cast in buona forma e trascinante colonna sonora di Galt MacDermot. Beverly D'Angelo è Sheila Franklin, Nicholas Ray è il Generale.