Uno sconosciuto alla porta

Patty (Melanie Griffith) e Drake (Matthew Modine), giovane coppia, acquistano una casa in un quartiere di San Francisco e, per ammortizzare l'investimento, decidono di ricavarne due appartamenti da affittare. Quando si presenta Carter Hayes (Michael Keaton) si fanno convincere, nonostante referenze fumose, dal portafogli pieno e dai modi spicci: il nuovo inquilino li porterà sull'orlo del lastrico.

Thriller scontato e dalla tensione a dir poco assente, in cui la maschera alla moda del Michael Keaton in pieno periodo Batman si presta a una parte da cattivo per cui le evidenti motivazioni psicologiche (rapporti con la famiglia, sindrome bipolare) appaiono abbozzate e prive di spessore. La scelta è quella di concentrarsi sugli effetti detonanti dell'“alieno” nel nucleo familiare in formazione, con la coppia Modine-Griffith patinata e perfettina: peccato che l'unico personaggio con un minimo di interesse sia proprio quello dell'antagonista, che viene letteralmente nascosto in cantina per buona parte del film, negando mordente anche alla resa dei conti finale (la moglie che prende in mano la situazione, vendicandosi in pieno stile “giustizia privata”). Tippi Hedren, madre della Griffith, è Florence Peters. Scritto da Daniel Pyne; musiche di Hans Zimmer.