Sei Venezia
Durata
95
Formato
Regista
Ritratto di Venezia attraverso lo sguardo di sei persone che la vivono: un pensionato di Mestre che offre servizio di volontariato all'Archivio di Stato, una cameriera di un hotel di lusso, un archeologo, un pittore, un ex ladro e un ragazzino.
Carlo Mazzacurati decide di mostrare ancora una volta il suo Veneto scegliendo però una prospettiva per lui insolita, che si concentra sul fascino di Venezia. Parte dagli aspetti più legati alla città (lusso, storia, arte, romanticismo) e li declina attraverso i racconti delle persone comuni, che portano avanti la loro vita legandosi a uno di questi elementi. La storia viene analizzata a partire da chi lavora all'archivio di Stato e da un archeologo che ha vissuto la sua passione in modo controcorrente. Il lusso viene presentato grazie a un ex ladro, ma non manca il glamour dei divi derivante dai racconti di una cameriera di un albergo molto prestigioso. Lo spunto romantico lo si ritrova attraverso gli occhi di un ragazzino, il quale vede il rapporto tra i genitori come l'amore a cui aspirare. Il regista intervalla i racconti con panoramiche e visuali della città dall'animo lirico, offrendo scorci inediti (meno turistici e più quotidiani) che però non vanno oltre la semplice illustrazione. Un documentario confezionato discretamente, ma che fatica eccessivamente a intrattenere o a coinvolgere. Una location come Venezia avrebbe meritato un omaggio che esaltasse tutto il suo decadente splendore.
Carlo Mazzacurati decide di mostrare ancora una volta il suo Veneto scegliendo però una prospettiva per lui insolita, che si concentra sul fascino di Venezia. Parte dagli aspetti più legati alla città (lusso, storia, arte, romanticismo) e li declina attraverso i racconti delle persone comuni, che portano avanti la loro vita legandosi a uno di questi elementi. La storia viene analizzata a partire da chi lavora all'archivio di Stato e da un archeologo che ha vissuto la sua passione in modo controcorrente. Il lusso viene presentato grazie a un ex ladro, ma non manca il glamour dei divi derivante dai racconti di una cameriera di un albergo molto prestigioso. Lo spunto romantico lo si ritrova attraverso gli occhi di un ragazzino, il quale vede il rapporto tra i genitori come l'amore a cui aspirare. Il regista intervalla i racconti con panoramiche e visuali della città dall'animo lirico, offrendo scorci inediti (meno turistici e più quotidiani) che però non vanno oltre la semplice illustrazione. Un documentario confezionato discretamente, ma che fatica eccessivamente a intrattenere o a coinvolgere. Una location come Venezia avrebbe meritato un omaggio che esaltasse tutto il suo decadente splendore.