
Napoli violenta
Durata
95
Formato
Regista
Il commissario Betti (Maurizio Merli), appena trasferito a Napoli, ingaggia una lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata, capeggiata dal boss O' Generale (Barry Sullivan). Una vera e propria guerra, che esigerà un cospicuo tributo di sangue da entrambe le parti.
A un solo anno di distanza da Roma violenta, diretto nel 1975 da Marino Girolami, ritorna sul grande schermo l'integerrimo commissario Betti, ancora un volta interpretato da Maurizio Merli, notissimo volto del poliziesco all'italiana. Un prodotto dal titolo così strettamente referenziale non può che portare in dote tutto ciò che il genere richiede: inseguimenti, sparatorie, criminali spietati e poliziotti dediti a contrastarli. Lenzi calca la mano su alcune sequenze di violenza, rappresentate con crudo realismo, mentre prosegue con il pilota automatico, lasciando che il film proceda su binari tanto commercialmente rassicuranti quanto già ostinatamente battuti. Prevedibile e mediocre: consigliato esclusivamente agli appassionati. Nel cast, l'attore statunitense John Saxon, che interpreta Francesco Capuano. Soggetto e sceneggiatura di Vincenzo Mannino, musiche di Franco Micalizzi.
A un solo anno di distanza da Roma violenta, diretto nel 1975 da Marino Girolami, ritorna sul grande schermo l'integerrimo commissario Betti, ancora un volta interpretato da Maurizio Merli, notissimo volto del poliziesco all'italiana. Un prodotto dal titolo così strettamente referenziale non può che portare in dote tutto ciò che il genere richiede: inseguimenti, sparatorie, criminali spietati e poliziotti dediti a contrastarli. Lenzi calca la mano su alcune sequenze di violenza, rappresentate con crudo realismo, mentre prosegue con il pilota automatico, lasciando che il film proceda su binari tanto commercialmente rassicuranti quanto già ostinatamente battuti. Prevedibile e mediocre: consigliato esclusivamente agli appassionati. Nel cast, l'attore statunitense John Saxon, che interpreta Francesco Capuano. Soggetto e sceneggiatura di Vincenzo Mannino, musiche di Franco Micalizzi.